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F O G L I D I B O E M I A
Tra Germania e Russia
lettura scenica di testi scritti in Boemia
terra in posizione rischiosa
in mezzo a popoli potenti che
nel corso dei secoli cercano di impadronirsene
testi che ci riguardano d‘urgenza
vista l’attuale aggressività di una Mosca despotica
incorniciati da lirica in ceco tenera
pervasa di desideri d’amore e morte
nella sonorità delle lingue originali
con trasposizioni in tedesco e italiano
a seconda del pubblico
intrecciati con musica di
Antonín Dvořák
Scelta, copione, presentazione,
parte delle traduzioni e recitazione: Julius Effenberger
Ciao! un segno! e se non ci rivedremo
Ade und wenn wir uns niemals mehr
Sbohem a šáteček a kdybychom se
Vítězslav Nezval
Era del primo maggio a tarda sera
Spätabends war’s – ein Abendmai
Karel Hynek Mácha
Mit welchen Beleidigungen, Geschrei, Gelächter und Beschimpfungen hat mich die Versammlung überhäuft
Con quali offese, grida, risate ed ingiurie fui sopraffatto dall'assemblea
Jan Hus
La lingua ceca si fonda interamente su nozioni occidentali
Der tschechischen Sprache liegen durchaus westeuropäische Auffassungen zugrunde
Pavel Eisner
Die Russen konnten uns keine Unabhängigkeit lassen, sie plünderten doch unsere Wirtschaft aus
I Russi non potevano accettare la nostra indipendenza, saccheggiarono certo la nostra economia
Jiří Menzel
Sarò di nuovo senza catene, e quella calma e pace
Wieder werde ich ohne Ketten sein, und diese Ruhe und Frieden
Milada Horáková
Einzig nur Teresa ist dafür der wahre Grund
Jedině Tereza je toho pravou příčinou
Suchý a Šlitr
L‘impero russo cerca di estendersi e causare un male smisurato e senza fine
Die russische Grossmacht sucht sich auszubreiten und Übel ohne Mass und Ende herbeizuführen
František Palacký
La dispotica Russia impiegherà l’ultimo Russo e l’ultimo rublo pur di non ammettere un potere forte accanto a sé
Das despotische Russland wird den letzten Russen und den letzten Rubel daran setzen, um keine starke Macht neben sich zu dulden
Moritz Wagner
Per un pò d’amore andrei in capo al mondo
Für ein wenig Liebe ging’ich der Welten End
Jaroslav Vrchlický
Diverrò piccino, ancor più piccino
Winzig werde ich und noch viel kleiner sein
Jiří Wolker
Con malinconia guardavo il mondo
Wehmütig sah ich die Welt
Melancholicky jsem pozoroval svět
Voskovec a Werich
Vedrai ragazza quanto soffrirai
Počkej holka, ty se budeš soužit
Karel Havlíček Borovský
Clemens von Metternich
Franz Kafka
Cosmas
Olga Scheinpflugová
Jan Masaryk
ed altri
Julius Effenberger
regista e drammaturgo nato nel 1954 a Praga, fondatore del Teatro ZOA a Zurigo, regista all’Opera Statale di Praga e al Teatro La Maschera a Lugano, letture sceniche allo Schauspielhaus di Zurigo e al Centro Culturale Svizzero di Milano, insegnante alla Scuola di Teatro Dimitri a Verscio e all’Università Cattolica di Milano, fondatore dell’Académie de théâtre ZOA a Saint-Louis in Senegal e a Zurigo che cerca il presente futuro del teatro nelle radici delle arti di spettacolo, autore di testi teatrali pubblicati nella rivista Sipario, editore e coautore del volume De l’instinct théâtral. Le théâtre se ressource en Afrique (L’Harmattan, Parigi 2004). Sotto il titolo Lo specchio del teatro ha diretto al Teatro Foce di Lugano seminari con spettacoli unici finali su testi di Giordano Bruno e su attimi quotidiani sfuggenti, ultimamente ci ha fatto vivere in uno spettacolo intenso per quattro attrici ed un sassofono i fetisci dell’esposizione del MUSEC come un Segno agli Antipodi.
Lugano
Svizzera